Gli individui rispondono positivamente agli incentivi, questo fondamento dell’economia ha sempre guidato le politiche sociali ed economiche. Ma se ci fermiamo a chiedere a comuni cittadini: vivete realmente in una smart city? Cosa realmente è e come ci si comporta in una “smart city”?, pochi risponderebbero in maniera strutturata al quesito, andando oltre la traduzione di questo bellissimo inglesismo.
Chi sa realmente che cos’è una smart city? Il grado di profondità sulla materia aumenta all’aumentare dell’informarsi e del coinvolgimento. Passare dalla consapevolezza della responsabilità individuali nella produzione di emissioni di Co2, sentito sempre più spesso come tema importante ma forse non sempre urgente, a reali e attuabili comportamenti non è scontato né automatico. Ma saranno anche le scelte che i cittadini (quindi tutti noi) possiamo, e forse dobbiamo, fare a salvare il nostro fragile mondo.
Circoscrivendo l’azione del perimetro di una città intelligente, che risponde alle esigenze di mobilità sostenibile, che non intossichi più del dovuto il nostro ecosistema, veicoli elettrici e forme di mobilità condivisa incominciano a essere presenti nella mappa mentale di tutti noi. Ma poi ci scontriamo con l’entropia delle nostre scelte quotidiane. Le amministrazioni comunali ci dicono che il primo passo per una mobilità sostenibile, quindi poco inquinante, è cambiare i nostri comportamenti quotidiani…
…CONTINUA A LEGGERE L’ARTICOLO CLICCANDO QUI
#WhyNotNow