La connessione tra sport e mobilità è, sicuramente, molto stretta. Il movimento è alla base di entrambe le attività, spostarsi e fare sport sono funzioni essenziali e in forte cambiamento.
Lo sport di base è sempre stato un motore di mobilità sia quotidiana (per raggiungere le strutture sportive) sia nel weekend, durante le competizioni e i vari campionati. Il car pooling è probabilmente la prima dimostrazione della mobilità legata allo sport: una squadra per andare in trasferta usa meno mezzi possibili che siano pulmini societari o auto private. Priorità durante la pandemia è stato far ripartire lo sport di base, utile per la salute e gli eventi sportivi, che senza pubblico perdono gran parte della loro spettacolarità. Questo ci permette di ripensare alla mobilità legata al mondo sportivo. Nel 2022 c’è stato un grande balzo in avanti da parte delle istituzioni sul tema della mobilità sportiva con l’attuazione del pacchetto mobilità per le ASD (Associazione Sportiva Dilettantistica) e le SSD (Società Sportiva Dilettantistica) da parte di Sport e Salute.
Abbiamo bisogno di un mondo in cui le società e gli atleti, sempre di più, si muovano facilmente e in modo sostenibile. In questo senso è interessante il case study di Urania Milano (società che milita in serie A2 di pallacanestro). Urania in partnership con GaiaGo ha permesso ai suoi atleti, sia delle giovanili sia della prima squadra, di recarsi in palestra in modo gratuito e sostenibile. Utilizzare auto, monopattini, biciclette e motorini elettrici in sharing per fare sport fa guadagnare tempo, denaro e permette di risparmiare CO2. Dobbiamo usare gli strumenti digitali per prendere l’iniziativa per tornare a fare sport e a godere degli eventi sportivi.
Passando dallo sport di base allo sport di vertice dobbiamo tenere in considerazione che i problemi legati alla mobilità aumentano: se pensiamo che per una partita allo stadio di S.Siro circa 60/70.000 persone gravitano nell’area dello stadio (mediamente abitanti di un’intera cittadina di provincia italiana) è chiaro come raggiungere la venue in modo veloce, economico e sostenibile diventi una priorità sia per il tifoso, sia per i club che hanno tutto l’interesse a rendere più comodo ed economico il trasporto del tifoso. Sicuramente dover fare code per il parcheggio, essere ammassato in metropolitana o dover fare chilometri a piedi peggiora la customer experience del tifoso e in generale la sua user experience nell’andare allo stadio.
4 persone su 10 nella città di Milano dichiarano che è stressante raggiungere lo stadio e lasciarlo, il giorno della partita.
Tenendo conto che ci sono club che hanno tifosi sparsi per tutto il territorio nazionale, diventa vitale avere un buon sistema di mobilità (trasporti, parcheggi, ecc). La Juventus ad esempio ha una media di 200 km percorsi dai tifosi, per raggiungere lo stadio. Un tifoso che fa coda dal casello fino ad arrivare allo stadio, ha meno propensione a recarsi alle partite e in definitiva la capacità del club di massimizzare il profitto. Quindi il club ha tutto l’interesse e l’urgenza di migliorare la mobilità e la viabilità intorno all’evento sportivo.
Lo sport ha anche un grande potere comunicativo e di consapevolezza sulla sostenibilità e la decarbonizzazione. Ottimizzare la mobilità sportiva legata ai grandi eventi e allo sport di base, significa incentivare le persone a usare meno la loro auto privata e quindi migliorare la carbon footprint dell’intera comunità.
C’è sicuramente un tema di viabilità comunale e di organizzazione della viabilità intorno agli impianti sportivi che bisogna riuscire a rivoluzionare portando le persone a muoversi in maniera più comoda, economica e sostenibile. Per questa rivoluzione c’è bisogno dell’apporto dei club, delle istituzioni, delle ATL e degli operatori di sharing mobility, tutti possono fare la loro parte e tutti ne trarrebbero grandi benefici. Abbiamo bisogno di reinventare i quartieri e le città mettendo al centro la mobilità (a Milano i cittadini spendono 226 ore all’anno per spostarsi, che sono più di 9 giorni) e lo sport: REVENTING SPORT CITY
#WhyNotNow