Durante il format “La mobilità sostenibile: la strada per il futuro?” organizzato da Nonsoloambiente.it il 15 giugno scorso, è stata analizzata la situazione attuale della mobilità sostenibile alla luce delle recenti novità legislative, degli sviluppi, delle iniziative e dei progetti delle aziende del settore. Noi abbiamo partecipato all’evento digitale, proponendo le nostre best practice. Di seguito il nostro contributo dedicato alla mobilità sostenibile e allo stato dell’arte in Italia.
L’insostenibilità non è più sostenibile, come un mantra recitato in ogni angolo del pianeta la nostra società ha preso coscienza sulla ineluttabilità di stili e modelli di vita che porteranno il nostro pianeta ad irreversibili condizioni di vita. Risulta fondamentale invertire la rotta e cambiare radicalmente le città dove viviamo, il nostro modo di spostarsi e i modelli di consumo delle popolazioni.
Diminuire l’impronta ecologica passa nel migliorare i materiali con quale costruiamo le nostre città (39% delle emissioni globali) consumare cibi prodotti più vicini alle nostre città (⅓ delle emissioni), utilizzare prodotti che durano più a lungo, energia più pulita e spostarsi in maniera più efficiente. Ridurre le emissioni di CO2 rappresenta un radicale cambio di approccio, quindi ripensare ai modelli di spostamento è sicuramente un importante tassello nell’agire sul Carbon footprint globale.
Dall’ONU ad ogni settore coinvolto si è quindi attivato un approccio cambiando prodotti, processi e mentalità. Nella mobilità le industrie automobilistiche hanno programmato una conversione verso l’elettrico, le tecnologie digitali hanno permesso finalmente di avere alternative all’auto privata, passando all’uso, sicuramente più nelle grandi città che nelle aree rurali. Il futuro della mobilità è popolato di scenari dove l’elettrico e le auto a guida autonoma fanno parte di una quotidianità sicuramente più sostenibile e positiva rispetto alle grigie ed inquinate città. Modelli di mobilità sostenibile sono caratterizzati da una conversione ad un utilizzo sempre meno esasperato dell’auto privata, anche se la pandemia ha riportato una attenzione verso l’auto privata il trasporto pubblico locale risulta sempre una spina dorsale per gli spostamenti quotidiani di massa.
Ma se la mobilità, diventasse il collante per unire gli edifici delle future città, stili di consumo sostenibili, ottimizzazione dell’energia? Partiamo dall’energia, considerando sia le piattaforme di sharing sia i veicoli privati i veicoli elettrici sostituiranno con percentuali sempre crescenti i veicoli endotermici, cambiando radicalmente la modalità di energia per spostarsi, l’energia per usarli sarà elettrica, quindi il punto di partenza è la modifica delle abitazioni, luoghi di lavori, alberghi dotati non solo di ricarica elettrica, ma concepire la ricarica dei veicoli come un punto permanente nella gestione dell’energia ed evitare sprechi e usarli come batterie. Dove il parco auto per abitanti è sensibilmente ridotto in quanto a disposizione hanno flotte di veicoli elettrici prenotabili in maniera digitale quindi ottimizzati.
La pandemia ha inoltre accelerato l’adozione di tecnologie fintech e delivery per ottimizzare il consumo e consegna di cibo/prodotti soprattutto a KM 0. La logistica ha oramai fatto propria l’elettrificazione dei veicoli. Noi utenti quotidianamente consumiamo nei ristoranti e mercati locali, mixando acquisti fisici e digitali. Perché non collegare tutto questo alla mobilità? L’intensità della mobilità, non è andare lontano ma è fare pochi KM facendo tante cose. Mentre si torna a casa dal lavoro, fare la spesa, andare dal fioraio, ad un aperitivo con gli amici e andare al cinema con la proprio famiglia.
Se questo fosse possibile, grazie ad una mobilità elettrica in sharing concessa con la propria abitazione, dove lo spostamento è connesso alla circolarità degli acquisti fatti; allora il carbon footprint ha avuto realmente un impatto leggero. L’uomo risponde positivamente ad un incentivo, ora si tratta di vincere la battaglia della sostenibilità rendendoci consapevoli che ogni metro di spostamento, ogni chicco di riso e ogni click hanno importanza per il nostro pianeta. Il motore di questo cambiamento è la mobilità.
GaiaGo sviluppa piattaforme di mobilità integrate dal 2018, rendendo l’adozione della mobilità elettrica e di forme di mobilità condivisa sempre più semplice per le comunità che vivono tutti i giorni aziende, condomini e le nostre città. La consapevolezza di poter agire nella e per la comunità, parte dal dotarsi di tecnologie che rendono l’ottimizzazione delle macchine private a poche macchine elettriche ed incentivare la micromobilità elettrica. GaiaGo dal 2020 è partner nei progetti di Rigenerazione Urbana per la Città di Milano.
Articolo a cura di Mattia Zara, Direttore Marketing GaiaGo, pubblicato sul sito di Nonsoloambiente.