La creazione di una città socialmente sostenibile e connessa passa attraverso la comprensione che “Smart” non è abbastanza. Stimolare uno sviluppo urbano che sia realmente sostenibile è la chiave. Le città stanno affrontando le sfide della rapida e spesso caotica urbanizzazione, della crescita della popolazione e delle infrastrutture limitate che richiedono necessariamente interventi in vari settori al fine di migliorare le condizioni di vita degli individui. Le città devono diventare più flessibili per adattarsi ai bisogni mutevoli delle popolazioni; circolare, per limitare gli sprechi e abilitare l’interdipendenza tra i piani sociali, ambientali ed economici. Ma ancor più importante, devono diventare “verdi” e affrontare la sfida data dal passaggio dai combustibili fossili a sistemi energetici sostenibili. Si tratta realmente di vincere la battaglia per una transizione sociale ed ecologica delle città. Come? Fomentando una rivoluzione dal basso, che fa perno sulla consapevolezza di cittadini e comunità.
Gli ambienti urbani sono sempre più vicini al punto di non ritorno. Secondo le stime del World Urbanization Prospects 2018 , le città nelle economie emergenti, nel 2030 saranno responsabili per il 70% della crescita globale dell’uso dell’energia.
Ed ecco perchè incentivare le città a diventare “climate- solvers” e incoraggiare gli investimenti in progetti a impatto zero, deve diventare un imperativo. In Europa, Copenhagen diventerà entro il 2050 la prima capitale ad essere completamente carbon-neutral. Tra le varie iniziative, la città vieterà il diesel e lavorerà per trarre il 100% della sua energia da fonti rinnovabili.
Nel complesso, trasformare le città in degli spazi sostenibili implica muoversi lungo tre direzioni: l’ottimizzazione, attraverso un uso più efficiente dell’energia all’interno di palazzi e nel trasporto urbano; l’elettrificazione, passando dai combustibili fossili all’energia elettrica; la decarbonizzazione, facilitando la transizione verso fonti per la produzione di energia pulite e carbon-free. Secondo il World Economic Forum, tra le 16 principali città incluse nello studio, nel 2017 il Regno Unito ha mostrato la più rapida transizione verso la decarbonizzazione. Relativamente alle energie rinnovabili, la Germania si aggiudica il primato ma in termini di quali paesi prendono la percentuale più bassa dell’elettricità dal carbone, la Norvegia è al primo posto.
Poiché le emissioni di CO2 dal trasporto potrebbero crescere del 60% entro il 2050, rendere la decarbonizzazione una realtà, significa incoraggiare le comunità a passare ai veicoli elettrici and ridurre le propria impronta ecologica.
Infatti, l’elettrificazione gioca un ruolo fondamentale e rappresenta la punta di lancia per lo sviluppo di soluzioni carbon-neutral e improntate alla mobilità elettrica. Le città devono valutare gli effetti che i cambiamenti nei pattern di mobilità possono esercitare sulle emissioni di CO2 e conseguentemente devono farsi portavoci di misure specifiche e policy. Come ha compreso anche GaiaGo, dare un forte impulso all’elettrificazione è certamente uno dei tanti step da percorrere. Incoraggiare le persone ad utilizzare in condivisione un parco di auto elettriche rappresenta una soluzione finalizzata a ridurre il numero di auto sulla strada.